In italiano si traduce come "l'Accademia delle uova sode". In effetti rende bene l'idea: quando ci si imbatte in discussioni eccessivamente animate per argomenti di futile utilita' e senza arrivare a nessuna conclusione. Il riferimento letterale e' presto detto. Un tempo, nelle locande gli avventori spesso si sfidavano in questo modo: vinceva chi riusciva ad ingoiare il numero maggiore di uova sode senza bere alcun liquido. Tutti conosciamo la difficolta' che si ha nell'ingerire uova sode senza bere.
Lo si dice ad una persona di cui si vuole il silenzio piu' lungo possibile. Questo perche' nei tempi andati si pensava che la gallina, avendo un unico orifizio, non fosse abilitata alla funzione descritta nel detto.
Lo si riferiva per lo piu' in occasione di pranzi poveri di sostanza e quantita' per cui si paragonava ad una mosca che nel suo volare si perde nell'immensita' di un lougo ampio quale quello di un vescovato.