Piazza Mercato nel 1647


Piazza Mercato (D.Gargiulo)
Prima di esaminare i dieci giorni che sconvolsero il Regno, dovremo dare un'occhiata a cio' che era Piazza Mercato nella prima meta' del 1600. Logicamente l'aspetto era un po' diverso dall'attuale. Di sicuro sappiamo una cosa: non era uno spettacolo piacevole per gli occhi e per il naso. La parte che percorreva il perimetro della piazza, dove erano le botteghe, era ricoperta di pietre del Vesuvio (inselciato). Il resto erano pantani di terriccio e fango. I contemporanei scrissero che addirittura vi gironzolavano liberamente porci ed altri aminali che di certo non contribuivano all'abbellimento della piazza. Tutta l'area era un brulicare di bancarelle con esposti ogni tipo di mercanzia. In molti casi "l'esercizio" faceva anche da casa. Quasi al centro della piazza vi era la sezione dedicata alle esecuzioni delle sentenze. Forca ed altri strumenti di tortura erano in bella mostra pronte ad essere usate a furor di popolo. La chiesa del Carmine faceva bella mostra di se' dominando la piazza, oggi e' coperta da un edificio in cemento armato. Spesso venivano montati piccoli palchi in legno su cui si esibivano saltimbanchi e commedianti. Vicoletti di ogni larghezza si diramavano, e si diramano ancora oggi, in ogni direzione. Quello che piu' risaltava erano gli affollamenti vicino alle baracche in cui venivano pagate le gabelle, riscosse con avara arroganza dai gabellieri al servizio del Vicere' per riempire le casse di Madrid e le tasche dei nobili, che con altrettanta arroganza, maltrattavano il popolo oppresso. Una situazione ben lontana da quelle che furono poi le conquiste della Rivoluzione Francese di uguaglianza, liberta' e fraternita'. E' in questo scenario che il 20 Giugno 1620 nasce Masaniello.
(by Umberto de Fabio)

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Umberto de Fabio
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