Salvatore Di Giacomo

Nato a Napoli il 12 Marzo 1860 da padre medico e madre musicista, Di Giacomo non ebbe un brillante esordio. Inatti il suo primo grande successo fu fischiato addirittura durante un'esecuzione nella Villa Comunale. Ma l'unico compositore che accetto' l'incarico, Mario Costa, era sicuro che sarebbe stato un successo: e fu un successo diffuso grazie ai posteggatori. La canzone era "Nannì". Anch'egli iniziato agli studi universitari, rinuncera' per dedicarsi completamente alla composizione poetica. Inizio' con collaborazioni al "Corriere del mattino" che lo portera', grazie anche all'insistenza del suo direttore, alla composizione delle canzoni piu' belle del repertorio digiacomiano: "Era de maggio", "Luna nova", "Marechiare", "Palomma 'e notte", "Carulì" sono soltanto alcune. Con l'apertura a Napoli, grazie ad una grossa ditta di pianoforti di Lipsia (Polyphon Musikwerche), di una casa discografica innovativa, la Polyphon, anche Di Giacomo ebbe modo, insieme ad altri compositori famosi, di continuare il suo lavoro con una retribuzione sostanziosa (300 lire al mese). Ma la guerra e le tendenze antitedesche di alcuni autori della Polyphon, costrinsero la casa madre a chiudere i battenti della filiale napoletana. Ma il suo lavoro continuo' tra composizioni poetiche, saggi, studi storici e libretti. La sua carriera continuera' tra Bibliotecario dell'Universita', direttore della Biblioteca teatrale lucchese, ispettore della Biblioteca del Conservatorio di S.Pietro a Majella ed Accademico d'Italia. Lasciera' tutto questo il 5 Aprile 1934.
(by Umberto de Fabio)



... Le voci del passato.


Umberto de Fabio
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